Una scala a chiocciola che ricorda i disegni di Maurits Cornelis Escher conduce al piano superiore di Falseum ed alla Sala 8; qui si esplora il lato giocoso e il lato oscuro della voce che corre: la chiacchiera, la diceria, o la calunnia, il duplice volto delle voci che corrono.
È difficile da ostacolare, proprio perché evanescente: la voce ha spesso origini ignote, e si autoalimenta di dettagli, “prove” e versioni differenti che sfuggono a qualsiasi controprova. Ecco perché, pur trattandosi di una menzogna che parte dalla credenza popolare, è stata spesso utilizzata dal potere come arma di controllo o distrazione.
Verità e leggende sui Templari, scoprendo via via oggetti, rimandi, informazioni sullla loro vicenda ricca di mistero e verità/falsità storiche; una moltitudine di cassetti dove si celano animali fantastici, mostruosi a volte, sempre leggendari e sul cui conto sono state narrate e tramandate innumerevoli aneddoti e racconti.
E ancora, il lato oscuro della voce che corre: la calunnia, la diceria utilizzata come arma per attaccare il nemico. Una forma di mistificazione che ha prodotto pregiudizi e persecuzioni e che si intreccia a quella forma mentale ancora tanto in voga chiamata “complottismo” o “teoria del Grande Complotto”, ossia l’idea che tutto il reale sia il prodotto delle decisioni di un ristrettissimo numero di persone potenti capaci di influenzare ogni cosa.