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L'edificio

Oggi adibito a sede comunale e in parte a residenza privata, il castello di Verrone è legato alla famiglia dei Vialardi, documentati in quest’area fin dal XII secolo. Recuperato in modo completo in anni recenti conserva al suo interno la cappella signorile (di proprietà privata) dedicata ai Santi Simone e Giuda, decorata con affreschi attribuiti al Maestro del Cristo della Domenica (XV secolo). La parrocchiale di San Lorenzo, dall’elegante facciata decorata con un rosone centrale ed archi, risale ai secoli XIII-XV, ma la primitiva costruzione risulta essere ben più antica; l’interno gotico custodisce affreschi di Giosuè Oldoni di primo Cinquecento e una preziosa vetrata di fine quattrocento con l’Adorazione dei Magi e lo stemma dei Vialardi. Fra gli edifici ecclesiastici si segnalano l’oratorio di San Rocco e la cappella di Santa Maria delle Grazie, eretta nel 1725 intorno al preesistente pilone votivo come ringraziamento da parte di Giuseppe Francesco Vialardi di Verrone per la vittoria di Torino sui Francesi nel 1706. Un percorso segnalato accompagna inoltre il visitatore alla scoperta della vita e delle opere dell’insigne botanico Maurizio Zumaglini che dimorò a lungo nel castello e qui scrisse l’opera “Flora pedemontana”, che raccoglie la descrizione delle specie originarie del Piemonte e della Valle d’Aosta.